Introduzione

L’invenzione riguarda peptidi derivati dalla lattoferrina bovina (bLf), in particolare dal lobo C della bLf, che hanno una potente azione antinfluenzale ad ampio spettro. I tre peptidi identificati sono in grado di bloccare l’emoagglutinazione indotta dal virus e l’infezione cellulare. L’attività antinfluenzale è dovuta all’interazione con l’emoagglutinina, una glicoproteina espressa sulla superficie del virus.

Caratteristiche Tecniche

Uno studio computazionale ha permesso di identificare le sequenze della lattoferrina bovina che mediano dell’interazione con l’emagglutinina (HA). Si è poi dimostrato che questi peptidi sono in grado di legare l’emoagglutinina virale bloccando entrambe le funzioni svolte da questa proteina: il legame iniziale del virione e il suo ingresso nella cellula ospite. L’elevata efficacia di questi peptidi, nell’ordine del picomolare, inoltre, si manifesta ad ampio spettro, riguardando ceppi virali filogeneticamente lontani fra loro (H1 e H3). Essi, inoltre legano l’HA in una regione conservata e scarsamente soggetta a mutazioni, riducendo il rischio di resistenze. Tutte queste caratteristiche fanno di questi peptidi degli strumenti validi nella lotta all’influenza, laddove oggi i pochi farmaci disponibili causano rapidamente l’insorgenza di ceppi resistenti, o non sono prontamente utilizzabili come i vaccini. Sebbene non si sia ancora verificata l’attività in vivo, la caratterizzazione biologica e chimica di questi peptidi, e di loro derivati, prosegue con buoni risultati.

Possibili Applicazioni

• Terapia antinfluenzale in caso di:
  •        Influenza stagionale;
  •        Pandemie influenzali.
• Possibile uso veterinario in caso di epidemie influenzali che colpiscono, in particolare, animali di allevamento (vedi aviaria).

Vantaggi

• Ampio spettro d’azione;
• Elevata potenza (pM);
• Nuovo target virale (emoagglutinina, HA);
• Legame a regione conservata dell’HA con ridotto rischio di insorgenza di resistenze.