Ottimizzazione del trattamento di reflui con larve di mosca soldato nera
Introduzione
Trattamento di acque di rifiuto contenenti sostanze organiche biodegradabili con larve di mosca soldato nera, con il recupero di risorse dalla biomassa larvale prodotta. L’invenzione supera il limite dell’elevata mortalità tipica del loro uso in ambiente liquido, garantendo condizioni ambientali ottimali di crescita aumentando l’efficienza del trattamento.

Caratteristiche Tecniche
Metodo per il trattamento di reflui liquidi ad alto contenuto organico tramite larve di mosca soldato nera. Il metodo consiste in un’innovativa modalità di somministrazione del refluo, tramite miscelazione con una matrice solida di supporto, porosa e non biodegradabile, che consenta alle larve di entrare in contatto con il liquido da trattare e di muoversi in base alle loro esigenze metaboliche. Le larve potranno quindi immergersi nel liquido per cibarsi e riemergere per respirare. Grazie a questo specifico supporto si realizza un ambiente favorevole alla crescita delle larve, aumentando l’efficienza del trattamento e la produzione della biomassa larvale. Recenti studi hanno ottenuto l’abbattimento del 90% della domanda chimica di ossigeno (Chemical Oxygen Demand – COD) dei liquidi trattati, passando da 60.000 mg/L a 6.000 mg/L, con velocità specifiche di rimozione del COD (mgCOD/mgVS/giorno) tre volte superiori rispetto i fanghi attivi. È in corso la costruzione di un impianto pilota volto a ottimizzare il supporto e il processo (TRL 4).
Possibili Applicazioni
- Trattamento di acque reflue ad alto carico organico, quali ad esempio scarichi dell’industria alimentare (cantine, succhifici, ecc.);
- Economia circolare – dallo scarto organico a utilizzo delle larve come alimento per animali;
- Estrazione di proteine dalla biomassa larvale;
- Estrazione di lipidi dalla biomassa larvale per biodiesel o lubrificanti.
Vantaggi
- Recupero di risorse sia materiali che energetiche dalla biomassa larvale prodotta;
- Assenza di sistemi di aerazione;
- Minimizzazione degli scarti solidi tipici dei processi di depurazione (fanghi, digestato);
- Trattamento mirato del substrato liquido, minimizzando i residui di processo;
- Tasso di sopravvivenza delle larve comparabile a quello del trattamento di matrici solide.