Nuova nanoformulazione per il trattamento di patologie epatiche
Introduzione
Fenretinide (4-hydroxyphenylretinamide) è un derivato sintetico dell’acido retinoico con attivita’ antitumorale, antiinfiammatoria e antivirale, caratterizzato da minima tossicità sistemica e ottima tollerabilità. Attualmente è stata dimostrata la sua attività in patologie epatiche quali epatoblastoma, epatocarcinoma, fibrosi epatica e cirrosi. Nonostante le sue ottime caratteristiche farmacologiche questo farmaco non è tuttavia entrato nell’uso clinico a causa della sua scarsa solubilità acquosa e conseguente bassa biodisponibilità che impedisce il raggiungimento di livelli plasmatici adeguati all’attività terapeutica. Nelle patologie epatiche un ulteriore ostacolo è rappresentato dall’estesa metabolizzazione di fenretinide nel fegato che impedisce il raggiungimento di concentrazioni terapeutiche in questo organo anche per somministrazioni di alte dosi di farmaco.

Caratteristiche Tecniche
L’invenzione riguarda una nuova nanoformulazione farmaceutica di fenretinide (4-hydroxyphenylretinamide) in grado di incrementare la biodisponibilita’ sistemica di questo farmaco e fornire elevate concentrazioni al fegato, offrendo così una valida opportunità terapeutica nelle patologie epatiche. Infatti, in seguito a somministrazione intravenosa, fenretinide nanomicellare si accumula al fegato per stravaso attraverso le discontinuita’ dei sinusoidi epatici. L’accumulo fornisce elevati livelli di fenretinide nel compartimento epatico e un conseguente controbilanciamento dell’abbassamento di concentrazione dovuto a metabolizzazione epatica. In tal modo si possono ottenere livelli di farmaco adeguati a fornire effetti terapeutici nelle patologie epatiche. Inoltre, la distribuzione controllata impedisce l’insorgere di effetti collaterali anche a seguito di terapie protratte.
Possibili Applicazioni
- Applicazioni farmaceutiche in patologie epatiche quali epatoblastoma, epatocarcinoma, fibrosi epatica, cirrosi;
- Possibile trattamento dei tumori solidi epatici ed extraepatici per accumulo delle nanomicelle nei tumori solidi in seguito a stravaso attraverso le discontinuità dei capillari tumorali formati per angiogenesi.
Vantaggi
- Possibilita’ di ottenere effetti terapeutici in patologie epatiche per le quali non esistono attualmente valide opzioni terapeutiche utilizzando un farmaco a bassa tossicità quale fenretinide;
- Possibilità di ottenere elevati livelli di farmaco nel fegato con incrementata efficacia terapeutica, evitando la distribuzione incontrollata ad altri distretti dell’organismo, anche in presenza di metabolizzazione epatica;
- Le nanomicelle consentono di incorporare altri farmaci, in combinazione con fenretinide, permettendo la realizzazione di terapie organo-mirate ad incrementata efficienza terapeutica e prive di effetti off-target.