Fotobioreattore per il clean-up del biogas
Introduzione
Il brevetto riguarda un impianto composto da un fotobioreattore, illuminato da specifici LED, in cui è fatta scorrere una soluzione contenente un mezzo di coltura liquido e una popolazione di batteri foto-sintetici solfossidanti che trasformano l’acido solfridico in zolfo elementare. Le colture batteriche utilizzate sono molto resistenti, di facile gestione e non necessitano di reagenti pericolosi e/o costosi. Il bio-zolfo presenta possibilità di impiego nel settore agronomico.

Caratteristiche Tecniche
Il brevetto riguarda un sistema per la rimozione dal biogas dell’idrogeno solforato, un composto altamente tossico e corrosivo che può danneggiare condotti e impianti. Il processo proposto si basa su un fotobioreattore illuminato da specifici LED in cui viene ricircolata una coltura di batteri fotosintetici solfossidanti, capaci di convertire l’idrogeno solforato in zolfo. Una sezione di decantazione permette di estrarre lo zolfo elementare. L’inserimento del sistema a valle di un impianto di digestione anaerobica di scarti organici, oltre ad svolgere la necessaria funzione di desolforazione del biogas, consente un totale riciclo dello zolfo rendendo l’intero processo eco-compatibile. Il sistema, eliminando l’uso di reagenti e la formazione di prodotti da smaltire potenzialmente tossici, consente di limitare i costi di gestione per la desolforazione. L’elevata sostenibilità ambientale è dovuta al riciclo dello zolfo ottenuto dalla conversione dell’idrogeno solforato in biozolfo che rappresenta un prodotto con diversi sbocchi commerciali in campo agronomico e industriale.
Possibili Applicazioni
- Impianti digestione anaerobica per la produzione di biogas/biometano;
- Possibile applicazione nel trattamento delle acque reflue;
- Sfruttamento commerciale del bio-zolfo come fitosanitario e/o ammendante in agricoltura.
Vantaggi
- Riciclo dello zolfo;
- Contenimento dei costi;
- Eliminazione di reagenti pericolosi e/o costosi;
- Possibile modularità.