DIAGNOSI PRECOCE DI UROPERITONEO
Introduzione
L’uroperitoneo, ovvero la raccolta di urine nella cavità peritoneale o retroperitoneale di un paziente, può avvenire a causa di eventi traumatici o iatrogeni, o a seguito di rotture spontanee per neoplasie o infiammazioni croniche a livello del rene, dell’uretere, della vescica o della porzione prossimale dell’uretra. Nell’ambito di tale condizione patologica è stato identificato un biomarcatore che presenta un’elevata sensibilità e specificità nel diagnosticare precocemente l’uroperitoneo, superando i limiti e le complicazioni dei metodi diagnostici ad oggi in uso.

Caratteristiche Tecniche
L’innovativo metodo per diagnosticare uroperitoneo consiste nel determinare la concentrazione di un biomarcatore, l’uromodulina, in un campione prelevato da drenaggio addominale e di confrontare tale concentrazione con quella della stessa proteina presente in un campione di urina. La concentrazione di uromodulina, determinata mediante un comune saggio ELISA, è infinitesimale (<50 ng) in campioni di drenaggio addominale in condizioni fisiologiche, mentre raggiunge concentrazioni misurabili sin dalle prime fasi di uroperitoneo, consentendo pertanto una diagnosi precoce. Il dosaggio di uromodulina supera le limitazioni mostrate dalle tecniche diagnostiche ad oggi in uso:
- il dosaggio della creatinina, rivelatosi un marcatore poco sensibile e affidabile soltanto in una condizione avanzata di uroperitoneo, ovvero quando la perdita di urine in addome è molto abbondante;
- la tomografia computerizzata (TC) dell’addome, strumento diagnostico che comporta lo spostamento del paziente, solitamente allettato in fase post-chirurgica in terapia intensiva, e la somministrazione di mezzo di contrasto iodato che sottopone il paziente a un aumentato rischio radiologico.
Possibili Applicazioni
- Biotecnologie mediche;
- Diagnosi precoce in chirurgia: diagnosi precoce di uroperitoneo, in particolare in pazienti urologici che si trovano in una fase post-operatoria dopo chirurgia urologica;
- Diagnosi precoce di uroperitoneo in terapia intensiva.
Vantaggi
- Facilità di misurazione del biomarcatore in campioni biologici, comunemente prelevati da pazienti in condizioni post-operatorie;
- Rapida associazione della presenza di uromodulina in un campione di drenaggio addominale ad una situazione patologica;
- Limitata invasività del metodo di diagnosi;
- Elevata sensibilità e specificità della presenza di urina in addome;
- Metodo che non richiede né reagenti né macchinari costosi.