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PoC POLITO: un nuovo sistema di monitoraggio e previsione incendi

Intervista al team di Ricerca del Politecnico a cura di Tom’s Hardware. 8/14

Continuiamo il nostro percorso di conoscenza dei migliori e più innovativi progetti promossi dal Politecnico di Torino attraverso la propria iniziativa POC (Proof Of Concept) – volta, come sappiamo, a facilitarne il passaggio dalla fase ideativa a quella industriale e produttiva – presentandovi oggi un sistema integrato multipiattaforma di monitoraggio e previsione degli incendi.

Il progetto nasce con l’idea di sviluppare una tecnologia di supporto alla protezione civile e ai vigili del fuoco durante le attività di antincendio boschivo, fino ad arrivare, nel lungo periodo, a soluzioni altamente tecnologiche in grado di operare in completa autonomia. Basato sullo sviluppo di sistemi di misurazione e predizione innovativi che sfruttano la potenzialità dell’integrazione tra sensori termici (termocamere), a colori (telecamere) e piattaforme inerziali per ottenere informazioni utili a conoscere con esattezza la posizione del fronte dell’incendio, il dispositivo PAFF (Pilot Aider Fire Finder) è stato sviluppato sia per essere installato sia a bordo di aerei sia su droni, mentre il dispositivo SAMIB (Sistema Autonomo di Monitoraggio Incendi Boschivi) è pensato per essere installato su torrette di monitoraggio terrestre.


Immagini Aeree sistema PAFF durante attività antincendio in zona boscata, regione Lazio.
A Sinistra immagine termica, a Destra immagine a colori

 

Mentre il primo nasce con l’obiettivo di supportare le operazioni antincendio, il sistema SAMIB è pensato invece per rilevare ed allertare le sale operative della presenza di un principio di incendio, in modo da permettere un intervento rapido, così da evitare che l’incendio vada fuori controllo.

Elemento di innovazione e punto di unione di questi due dispositivi all’interno della soluzione sviluppata dal team guidato da Fancesco De Vivo, è un simulatore di incendi innovativo. A differenza dei classici simulatori, che basano la loro capacità predittiva sull’accuratezza dei database di vegetazione disponibili, questo ha come punto di forza la capacità di integrare le misurazioni fornite dai sistemi PAFF e SAMIB per correggere la stima della posizione del fronte di fiamma e di migliorare la sua capacità di prevederne l’evoluzione futura.

Il progetto è nato nel 2015, durante il dottorato di ricerca di Francesco De Vivo, attualmente CEO di Hightek S.r.l., che ha messo a punto i modelli matematici del simulatore d’incendio attraverso tecniche avanzate di computer vision utilizzate in ambito biomedicale. Nel progetto sono poi stati coinvolti i docenti Manuela Battipede e Piero Gili del Politecnico di Torino presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMEAS) e la società Alfa Bit Omega S.r.l. per il supporto e l’integrazione dei sistemi di telecomunicazione.

L’articolo continua su: Tom’s Hardware

Autore: Alessandro Crea

 

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