Intervista al team di Ricerca del Politecnico a cura di Tom’s Hardware. 6/14
Nell’ambito del progetto POC (Proof Of Concept), avviato nel 2016 dal Politecnico di Torino per favorire il passaggio dei progetti più innovativi e promettenti dalla fase di sviluppo teorico a quella di prototipizzazione in vista del possibile arrivo sul mercato, oggi abbiamo intervistato l’Ing. Andrea Lamberti, ricercatore a tempo determinato presso il DISAT (Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia). Assieme al proprio team di ricerca, Lamberti ha messo a punto un’innovativa tecnologia laser in grado di “scrivere” piste conduttive su fili singoli impiegati, ad esempio, nel settore tessile. Questa soluzione in futuro potrebbe consentire di sviluppare “wearable electronics” (dispositivi elettronici indossabili), ovvero capi di abbigliamento al cui interno sono “tessuti” circuiti e sensori di vario tipo, che non dovranno quindi più essere indossati come dispositivi separati, spesso scomodi e ingombranti.
Al progetto, al cui sviluppo il team lavora ormai dagli inizi del 2018, partecipano anche altri quattro componenti, appartenenti al dipartimento DISAT del Politecnico: i dottorandi Alberto Martis e Matteo Parmeggiani, il docente a contratto Felice Catania e il Professore associato Stefano Bianco.
Come accennato in apertura, scopo della ricerca è di sviluppare dispositivi elettronici in forma di filo, al fine di integrarli direttamente nella trama e nell’ordito dei normali tessuti. Per realizzare indumenti “smart textile” è però necessario poter stampare tutti i circuiti e i componenti elettronici direttamente sui fili usati per realizzare i tessuti. “La tecnologia laser che abbiamo sviluppato consiste in un macchinario di piccole dimensioni, che può essere installato sui telai esistenti nelle industrie tessili, senza stravolgere il ciclo produttivo, ma adattandosi con basso impatto”, ci ha spiegato infatti il professor Lamberti.
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Autore: Alessandro Crea
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