Caratterizzazione meccanica e fisica di un corpo orbitante nello spazio
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Politecnico di TorinoNumero di priorità
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Stato del brevetto
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Parole chiave
Detriti Spaziali, Monitoraggio Remoto
Team di ricerca | Inventori
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Sistemi Di Rimozione
Le invenzioni si inseriscono nell'ambito delle missioni spaziali, supportandone il recupero e il de-orbiting di detriti, quali satelliti falliti o a fine vita e frammenti. Si rende possibile la stima di 3 parametri necessari per le manovre di avvicinamento al detrito, quali il suo baricentro, la sua velocità angolare e il tensore d'inerzia, sfruttando le sole immagini dello stesso acquisite tramite telecamere poste su un satellite chaser.
Al giorno d'oggi numerosi satelliti artificiali orbitano a bassa altitudine (400-700 km) dalla superficie terrestre e, al termine della loro vita o in caso di fallimento, diventano oggetti privi di controllo, che occupano orbite di importante interesse scientifico e commerciale. Astronavi e stazioni spaziali sono dunque altamente esposte a collisioni con questi satelliti aumentando di conseguenza il numero di detriti a bassa orbita. ESA e NASA hanno riconosciuto il problema e negli ultimi hanno organizzato diverse call per porre rimedio a tale problema. Una possibile soluzione è quella di agganciare i detriti con satelliti attivi per forzarne l'espulsione dall'orbita, ovvero effettuare una riparazione ove possibile. Tale manovra richiede tuttavia la stima accurata di diversi parametri del detrito, tra cui: la localizzazione del baricentro, la sua velocità angolare e il suo tensore di inerzia. La soluzione proposta misura questi dati a mezzo della sola osservazione del debris, senza necessità di contatto. Questo pool di sistemi, coperti da 3 distinti brevetti, permette di stimare tali parametri tramite sensori passivi (telecamere).