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Trattamento delle lesioni dei nervi periferici

Ingegneria tissutaleLesioni Nervi PerifericiNanoparticelleNeuregulinaRigenerazione

Introduzione

L’invenzione consiste nell’uso di un coniugato della proteina neuregulina 1 con nanoparticelle di ossido di ferro rivestite esternamente di destrano per favorire la rigenerazione degli assoni in un nervo periferico danneggiato. Rispetto alla sola proteina, il coniugato in oggetto ha un effetto potenziato nel trattamento di queste lesioni poiché aumenta la stabilità della proteina e quindi la durata dell’azione.

Caratteristiche Tecniche

La lesione dei nervi periferici colpisce molte persone ed è provocata da patologie come il diabete, malattie ereditarie genetiche, malattie infettive e disturbi infiammatori. Per favorire la rigenerazione dei nervi periferici è necessario un approccio multidisciplinare che combini l’impiego dell’ingegneria tissutale alla costruzione di un ambiente rigenerativo ottimizzato. Uno degli aspetti fondamentali è provvedere al rilascio di molecole che siano in grado di promuovere la rigenerazione del nervo, e che rimangano stabili e attive nel tempo.

Attraverso la reazione di addizione di Michael, una specifica isoforma della proteina neuregulina 1, essenziale per lo sviluppo e la rigenerazione del sistema nervoso, è stata coniugata covalentemente con nanoparticelle di ossido di ferro esternamente rivestite di destrano, preparate come descritto in Molday et al, Immunol. Methods 1982; 52(3):353-67. Tale formulazione incrementa la stabilità della proteina  e quindi la sua azione nel tempo. Infatti, il coniugato dell’invenzione ha dimostrato un’efficacia biologica prolungata, rispetto alla proteina ricombinante non coniugata, nell’indurre la migrazione tridimensionale. Esperimenti in vitro hanno poi dimostrato la biocompatibilità di questo coniugato, evidenziandone una rapida internalizzazione cellulare e successiva raccolta nei compartimenti sede di demolizione e trasformazione del ferro. Questo sistema di rilascio, a lunga stabilità, biocompatibile e non tossico rappresenta un significativo miglioramento rispetto alle molecole ricombinanti esistenti in commercio.

Possibili Applicazioni

  • Ingegneria tissutale;
  • Rigenerazione dei nervi periferici.

Vantaggi

  • Aumento della stabilità della proteina e quindi della sua durata d’azione;
  • Biocompatibilità;
  • Nessuna tossicità;
  • È sufficiente una singola iniezione;
  • Possibilità di attivare la molecola direttamente in situ applicando un campo magnetico locale.