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TMek2: DISPOSITIVO PER LA QUANTIFICAZIONE DI COMPONENTI BIOLOGICHE DISPERSE IN UN FLUIDO

Lab-on-chipMalariaSchistosoma mansoniTechShareDay-d2w1Test diagnostico rapido

Introduzione

TMek2 è un test diagnostico rapido lab-on-chip, in grado di separare e quantificare in un fluido le componenti biologiche caratterizzate da proprietà magnetiche. Si basa su TMek, il chip brevettato nel 2017 da Politecnico di Milano come test diagnostico per la malaria, con la modalità del «Brevetto Sociale». TMek nasce, infatti, da un progetto di ricerca finanziato dal programma Polisocial Awards di Politecnico, Tid Mekii, che significa “malaria” nella lingua della zona del Camerun dove uno degli inventori ha lavorato per due anni come volontario.

Caratteristiche Tecniche

La malaria è, come noto, una malattia molto grave ed estremamente diffusa: secondo la World Health Organization, si stima che solo nel 2016 si siano verificati 216 milioni di nuovi casi e 445.000 decessi, per la maggior parte in Africa. In meno di 5 minuti TMek fornisce una diagnosi accurata della presenza di qualunque tipologia di plasmodio, il parassita che causa malaria. I test ad oggi disponibili per questa diagnosi sono: l’osservazione della goccia di sangue al microscopio, la PCR e i Rapid Diagnostic Test (RDT), tutti caratterizzati da lunghi tempi di esecuzione e  necessità di operatori esperti, non sempre disponibili nei paesi dove la malaria è endemica. TMek2 inoltre può identificare anche altri parassiti con proprietà magnetiche (es. schistosoma mansoni). Il brevetto TMek2 tutela un apparato composto da un chip in silicio (per i dettagli si veda scheda Tmek), da un sistema microfluidico per la preparazione e l’isolamento del campione di sangue da analizzare tramite il chip e da un sistema di controllo del posizionamento del chip nel lettore elettronico. Il sistema microfluidico preleva la goccia di sangue del paziente, la tratta opportunamente per ottimizzare la lettura del chip e la inserisce automaticamente nella camera di misura, evitando contaminazioni e rischi per gli operatori sanitari.

Possibili Applicazioni

  • Quantificazione di componenti biologiche, cellulari e non cellulari, disperse in un campione di fluido biologico (sangue, urine, saliva, sudore etc.) o in un campione di fluidi estratti da solidi biologici (es. feci);
  • Nel caso della malaria, analisi pan-plasmodiche, in grado di identificare qualunque tipo plasmodio malarico;
  • Diagnosi dell’infezione da schistosoma mansoni.

Vantaggi

  • Aumentato livello di sensibilità (100 parassiti/µl);
  • Misura quantitativa;
  • Nessun rischio di contaminazione dell’operatore che tratta il campione;
  • Assenza di falsi positivi;
  • Compatibilità con uso in area tropicale senza personale specializzato;
  • Rapidità di esecuzione < 5 min;
  • Basso costo (<10 € per test).