Processo chimico-fisico per la rimozione del boro da matrici liquide
Introduzione
Metodo per la rimozione del boro da matrici liquide (acque o reflui) mediante un processo di precipitazione chimico-fisica che utilizza reattivi a basso costo tra i quali anche una fase solida, a carattere fangoso, ottenuta dalla fase di separazione liquido/solido condotta al termine di un trattamento come descritto nel brevetto italiano n.102017000088317.

Caratteristiche Tecniche
Il processo si basa su meccanismi di immobilizzazione e precipitazione per la rimozione del contaminante dalla fase liquida. Il boro è fissato stabilmente in composto solido inerte generato nel corso del trattamento che è poi recuperato mediante semplice sedimentazione e riutilizzato quale reattivo nello stesso processo di abbattimento del boro. Il processo può essere applicato sia in condizioni batch sia in continuo raggiungendo efficienze di rimozione del boro fino al 70%. Nelle applicazioni in batch, il fango prodotto durante un ciclo di trattamento, dopo la separazione dalla fase liquida e l’estrazione di quest’ultima dal sistema, viene mantenuto nello stesso reattore ed utilizzato per trattare nuovi volumi di liquido. Nel caso di processi in continuo, il fango è separato in unità apposite e ricircolato in maniera continua all’interno del comparto di reazione. Il processo è in fase di dimostrazione in ambito industriale (TRL6).
Possibili Applicazioni
Rimozione del boro da:
- Reflui dell’industria cartiera e dei detergenti/detersivi;
- Acque di strato di estrazione di idrocarburi;
- Reflui civili e industriali;
- Acque naturali.
Vantaggi
- Riutilizzo del fango prodotto durante il trattamento;
- Utilizzo di reattivi esterni a basso costo;
- Basso consumo di reattivi esterni e di energia;
- Minimi quantitativi di fango da smaltire;
- Costi limitati, semplicità di gestione e sostenibilità ambientale.