Nuovo metodo per quantificare i pesticidi nelle matrici biologiche
Introduzione
Nell’ambito di uno studio sugli effetti biologici di glifosate e AMPA (il suo principale metabolita), abbiamo sviluppato una procedura per estrarre e quantificare le due molecole in campioni di interesse sperimentale, quali liquidi biologici e lisati cellulari.

Caratteristiche Tecniche
Ad oggi, le tecniche di estrazione/quantificazione di glifosate e AMPA vengono sviluppate autonomamente dai laboratori di ricerca del settore, in assenza di una procedura standard di facile applicazione. Parallelamente, in ambito privato, è possibile ottenere quantificazioni con metodologie non diffondibili a causa del segreto industriale e con costi molto elevati che limitano l’analisi ad un numero ridotto di campioni.
Il nostro prodotto, potenzialmente commercializzabile, si basa su una procedura mirata alla purificazione del glifosate e dell’AMPA in matrici biologiche e inorganiche tramite derivatizzazione pre-colonna e successiva analisi in cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC-UV) e consente ai laboratori dotati di strumenti cromatografici di rilevare questi pesticidi con un aumento della capacità di processamento, una diminuzione dei costi e senza la necessità di acquisire reagenti e materiale specifico. Il nostro kit è altamente specifico per gli analiti in questione e le procedure sono robuste e ripetibili.
Possibili Applicazioni
- Settore dell’artigianato;
- CQ della filiera agro-alimentare;
- Laboratori di Prova a basso processamento;
- Aziende di trasformazione del settore alimentare con o senza laboratorio interno per CQ;
- Ricerca di base nel settore della chimica, biochimica e biologica molecolare degli antiparassitari ed erbicidi.
Vantaggi
- Economicità: è una procedura che sfrutta una tecnica diffusa e a basso costo;
- Semplicità di impiego: il metodo proposto non richiede una formazione specifica per il personale addetto, se non l’addestramento di base, comune ai lavoratori del settore.