Nuovo dispositivo anticontraffazione
Introduzione
L’invenzione riguarda la creazione di microsfere che osservate al microscopio ottico esibiscono al loro interno una struttura simile a quella delle impronte digitali. Ogni microsfera ha una diversa impronta che viene generata in maniera del tutto casuale e quindi è impossibile da duplicare. Tali microsfere sono un esempio di chiave PUF (Physical Unclonable Functions) e sono utilizzabili per la creazione di etichette non clonabili.

Caratteristiche Tecniche
L’invenzione si basa sull’utilizzo di cristalli liquidi colesterici come mezzo per la formazione di strutture casuali autoassemblanti su scala micrometrica. Tali microsfere sono confinate in una matrice amorfa e su esse è applicato un campo elettrico di opportuna frequenza e intensità. Le molecole di cristallo liquido si riorientano per via del campo elettrico portando alla formazione della tessitura fingerprint. La matrice amorfa può contenere diverse tipologie di microsfere, ognuna di esse può, ad esempio, essere preparata utilizzando un diverso materiale fluorescente in grado di emettere, sotto opportune condizioni di illuminazione, luce di fluorescenza su intervalli di lunghezza d’onda stabiliti aumentando la complessità del sistema. Rispetto alle chiavi PUF basate su tessiture di tipo fingerprint presenti in letteratura, l’invenzione presenta un superiore livello di configurazione.
Possibili Applicazioni
- Come dispositivi anticontraffazione;
- Identificazione di documenti (passaporti, CI, licenze di guida);
- Autenticazione di prodotti di commercio quali monili o orologi;
- Protezione di alimenti o prodotti di uso comune quali tabacchi e capi di abbigliamento (qualora le singole microsfere o gli agglomerati venissero racchiusi in film realizzati con materiali biocompatibili e adatti al packaging).
Vantaggi
- Livello di sicurezza configurabile;
- Il processo di produzione è semplice e a basso costo;
- Essendo di dimensione submillimetrica sono difficilmente rilevabili ad occhio nudo e possono essere facilmente nascoste all’interno e sull’esterno dell’oggetto;
- Il processo di decodifica è adattabile alle specifiche dei vari mezzi di rilevamento.