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Nuovi farmaci teranostici per la cura dei tumori

antitumoraleCancrofluorescenzaLocalizzazione intracellularesondateranostica

Introduzione

Nuova famiglia di composti isotiocianati e isoselencianati idonei ad essere utilizzati come farmaci, con proprietà teranostiche, chemiopreventive, diagnostiche e antitumorali, nonché come sonde fluorescenti.

Caratteristiche Tecniche

Gli isotiocianati (ITC) – che si trovano nei vegetali appartenenti alla famiglia delle crocifere, come cavoli e broccoli – sono composti chimici con significative proprietà antitumorali e chemiopreventive; sviluppare nuovi derivati ITC ad attività antitumorali potenziate è di grande rilevanza nell’ambito della cura dei tumori. La teranostica rappresenta un approccio combinatorio di diagnosi e terapia della malattia, che mira a trattamenti terapeutici più tempestivi e a migliorare la cura del paziente. Lo sviluppo di agenti teranostici multifunzionali rappresenta una sfida per l’oncologia personalizzata poiché può integrare la diagnosi e la terapia del tumore.

L’invenzione consiste in nuovi derivati isotiocianati e isoselencianati dotati di una potente attività citostatica e citotossica, in grado di agire sia su tumori solidi che ematologici. I derivati si legano al DNA e si accumulano a livello dei mitocondri e del reticolo endoplasmatico delle cellule tumorali, promuovendo l’eradicazione delle cellule tumorali.  Grazie alla loro fluorescenza, i derivati possono svolgere contemporaneamente un’azione diagnostica e terapeutica, basata sull’individuazione delle cellule tumorali mediante imaging e conseguente citotossicità indirizzata alle cellule tumorali, e possono essere usati come nuovi farmaci teranostici, ovvero come composti che possono integrare la diagnosi e la terapia del tumore.

Possibili Applicazioni

  • Terapie antitumorali personalizzate;
  • Teranostica, per la contemporanea diagnosi e cura del tumore;
  • Fluorescenza per l’osservazione diretta di specifici organuli cellulari in applicazioni biomediche.

Vantaggi

  • Superamento di alcuni limiti della terapia antitumorale tradizionale (come ad esempio la chemioresistenza e il basso indice terapeutico di molti farmaci);
  • Aumento del profilo di efficacia terapeutica di tali composti;
  • Possono essere utilizzati anche come sonde fluorescenti per l’osservazione diretta di specifici organuli cellulari in applicazioni biomediche.