Nano-genE: NANO TRASDUTTORE PER EDITING GENICO
Introduzione
L’invenzione riguarda un sistema basato su un nano-trasduttore capace di modificare una sequenza genomica bersaglio in una cellula, al fine di cancellare mutazioni dannose alla base di malattie genetiche. Il nuovo strumento di editing genomico Nano-genE supera le limitazioni dei sistemi CRISPR/Cas9 andando a sostituire l’attività nucleasica di Cas9 con un nano-trasduttore, la cui attivazione è vincolata dal verificarsi di un certo numero di condizioni, conferendo al sistema una maggiore affidabilità e specificità.

Caratteristiche Tecniche
Il principale aspetto innovativo di Nano-genE è il nano-trasduttore costituito da un sistema ibrido, 1) comprendente una nanoparticella legata covalentemente ad una g-RNA/dCas9 (una Cas9 mutata in grado di legare il DNA al sito target tramite il g-RNA ma incapace di tagliare il DNA) e 2) un enzima di restrizione che si attiva solo al raggiungimento di una temperatura di 65°C. La nanoparticella è progettata per assorbire energia ad una specifica lunghezza d’onda e convertirla in calore. L’attivazione del nano-trasduttore a seguito dell’irraggiamento laser causa l’aumento localizzato della temperatura soltanto nel locus genico riconosciuto dalla ribonucleoproteina. Raggiunti i 65°C, l’enzima di restrizione attivato causa il taglio del DNA a doppio filamento nel locus genico scelto. La superiorità della tecnologia Nano-genE rispetto alle attuali metodologie sta nell’integrazione multi-funzione: temporale (l’editing avviene solo quando il laser è acceso), spaziale (l’editing avviene solo dove il laser è focalizzato) e la funzione fedeltà (l’editing avviene solo se il nano-trasduttore si trova on-target).
Possibili Applicazioni
- Medicina;
- Terapia genica;
- Trattamento di patologie innescate da specifiche aberrazioni del DNA: Cancro, Malattie rare.
Vantaggi
- Elevata specificità sul gene di interesse;
- Minimizzazione di effetti indesiderati, quali taglio aspecifico del genoma;
- Indipendenza dall’attività di Cas9;
- Attività limitante sull’esposizione del genoma all’attività di Cas9;
- Ridotta tossicità rispetto CRISPR/Cas9;
- Compatibilità con un trattamento multi-genico.