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Mobilizzare cellule staminali midollari

Cellule staminaliDiabetemidollo osseomobilizzazioneoncostatina M

Introduzione

Questa invenzione riguarda un procedimento ed una composizione farmacologica in grado di promuovere la mobilizzazione delle cellule staminali midollari mediante inibizione dell’oncostatina M, in particolare  in pazienti diabetici o affetti da condizione di poor mobilizer, a scopo trapianto di midollo o per protezione cardiovascolare.

Caratteristiche Tecniche

È stato dimostrato che il diabete compromette la mobilizzazione delle cellule staminali dal midollo osseo al sangue periferico in risposta all’ischemia tissutale ed alla somministrazione di fattori di crescita (G-CSF). Si ritiene che tale riduzione e disfunzione delle cellule staminali di origine midollare contribuisca al danno tissutale nel diabete, condizione che aumenta il rischio di eventi cardiovascolari e l’insorgenza di neoplasie, infezioni e malattie degenerative acute o croniche.

Questo brevetto propone un trattamento farmacologico che, inibendo l’oncostatina M,o il legame con il proprio recettore, induce la mobilizzazione delle cellule staminali in pazienti diabetici o affetti da condizione di poor mobilizer.  Il meccanismo, basato sul ruolo fondamentale della CXCL12/SDF-1α, risulta alternativo rispetto a quelli sfruttati dalle strategie attualmente disponibili.

Possibili Applicazioni

Inibizione dell’Oncostatina M per indurre la mobilizzazione delle cellule staminali in caso di:

  • Autotrapianto di cellule staminali;
  • Prevenzione o trattamento delle malattie cardiovascolari;
  • Donatori di cellule staminali;
  • Ottimizzazione del raggiungimento dell’organo bersaglio (midollo osseo) da parte del principio attivo.

Vantaggi

  • Attualmente il trattamento della condizione di poor mobilizer è molto limitato e richiede l’impiego di farmaci costosi e dall’efficacia limitata nel tempo, quali l’antagonista recettoriale del CXCR4.