Materiale e metodo per la tartuficoltura
Introduzione
L’invenzione consiste nell’utilizzo del tessuto non tessuto, per la micorrizazione di piante con tartufi. Il materiale è biodegradabile e garantisce un’abbondante ed uniforme micorrizazione, sia per la inoculazione sporale sia per quella miceliare.

Caratteristiche Tecniche
La tartuficoltura moderna si basa sulla messa a dimora di piante micorrizate in vivaio con tartufo. Affinché questa coltivazione abbia successo, è necessario che le piante micorrizate siano di ottima qualità, ossia colonizzate in modo esteso con tartufo e prive di inquinanti. Per questo motivo nasce la necessità di standardizzare e migliorare la produzione delle piante micorrizate con tartufo. L’invenzione prevede l’utilizzo del tessuto non tessuto in tartuficoltura, al fine di ottenere percentuali di micorrizazione superiori al 35% rispetto alle attuali tecniche (utilizzo di vermiculite o altri inerti come supporto per il micelio). Il tessuto non tessuto riesce a trattenere tra le sue maglie il micelio, permettendo un più efficace trasferimento del fungo alla pianta. Inoltre si riducono in maniera considerevole i tempi di ottenimento delle micorrize mediante inoculazione miceliare.
Possibili Applicazioni
- Tartuficoltura.
Vantaggi
- Degradazione totale del tessuto non tessuto di PLA dopo 6 mesi;
- Maggiore e più uniforme grado di micorrizazione;
- Possibilità di standardizzare il processo produttivo, riducendo costi e materiali rispetto alle attuali tecniche di inoculazione sporale utilizzate dai vivai.