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Liposomi nel trattamento dell’arresto cardiaco

AdrenalinaArresto cardiacocovid-19EpinefrinaLiposomiVescicole fosfolipidiche

Introduzione

Nella rianimazione cardiopolmonare il trattamento d’emergenza prevede la somministrazioni di adrenalina con iniezioni ripetute, spesso associate a rischi neurologici dovuti agli alti dosaggi e ai picchi ematici del farmaco. Questa invenzione prevede l’uso dell’adrenalina incapsulata in liposomi per ottenere un rilascio costante e prolungato e ridurre gli effetti collaterali della terapia.

Caratteristiche Tecniche

L’azione dell’adrenalina nella rianimazione cardiopolmonare è fondamentale in quanto stimola la contrazione del miocardio e riattiva il battito cardiaco. Tuttavia, soprattutto quando si praticano iniezioni ripetute (come previsto dalle linee guida della rianimazione cardipolmonare) dopo il ripristino della normale circolazione l’azione non selettiva dell’adrenalina può indurre ischemia e aumentare i rischi di danni neurologici. Questa invenzione prevede l’incapulazione dell’adrenalina in liposomi a base di fosfolipidi attraverso il caricamento in gradiente di pH. I liposomi sono schermati dall’interazione con le proteine plasmatiche da catene di polietile glicole sulla superfice. Questa formulazione è progettata per l’iniezione parenterale durante le emergenze cardiache ed è in grado di modulare il rilascio dell’adrenalina, riducendo così il numero di somministrazioni, la dose applicata e, di conseguenza, gli effetti collaterali.

Possibili Applicazioni

Tutte le situazioni cliniche che richiedono la rianimazione cardiopolmonare, quali:

  • Arresto cardiaco;
  • Fibrillazione ventricolare;
  • Tachicardia ventricolare senza polso;
  • Attività elettrica cardiaca senza polso;
  • Asistole cardiaca.

Vantaggi

  • Riduzione del numero di iniezioni nella rianimazione cardiopolmonare;
  • Aumento della stabilità dell’adrenalina in circolo;
  • Rilascio prolungato dell’adrenalina dopo iniezione;
  • Aumento dell’emivita e della durata di azione dell’adrenalina;
  • Riduzione dei rischi neurologici dopo somministrazioni ripetute.