Il biorestauro: microbi per opere d’arte
Introduzione
Procedura che utilizza, da soli o in combinazione, specifici batteri non patogeni, immobilizzati in un gel facilmente applicabile e rimovibile, per la pulitura selettiva di depositi, anche sovrapposti, senza intaccare la pittura o il materiale costitutivo di manufatti e senza lasciare residui. La procedura è innocua e selettiva e si propone in sostituzione di prodotti tossici e aggressivi.

Caratteristiche Tecniche
In accordo con i nuovi principi di restauro sostenibile, l’invenzione riguarda una procedura di bio-pulitura di depositi coerenti di varia natura -anche stratificati- su diverse tipologie di opere d’arte, per mezzo di impacchi contenenti cellule batteriche vitali. I batteri utilizzati sono ceppi ambientali spontanei, espressamente selezionati, aerobi, non patogeni, disponibili presso collezioni microbiche pubbliche. Il gel di laponite, preparato a una particolare concentrazione, è un supporto che consente di immobilizzare le cellule batteriche mantenendole in condizioni di giusta umidità; permette di applicare facilmente l’impacco anche su superfici verticali o soffitti e, alla fine del trattamento, è facilmente rimovibile senza lasciare residui. I prodotti sono atossici. La procedura è selettiva, non intacca la patina pittorica o quella nobile sottostante; è estensibile a numerose problematiche e adattabile “su misura”.
Possibili Applicazioni
- Bio-pulitura di affreschi, dipinti murali e dipinti mobili (tela e legno), materiale lapideo, carta, lastre calcografiche;
- Possibili estensioni: Controllo del biodeterioramento in sostituzione di biocidi di sintesi per la rimozione di patine biologiche; Bio-consolidamento di materiali calcarei.
Vantaggi
- Non richiede condizioni controllate;
- Assenza di effetti tossici per gli operatori;
- Selettività di azione;
- Sicurezza per l’opera d’arte;
- Compatibilità con il materiale costitutivo;
- Compatibilità ambientale;
- Promozione della Bioeconomia.