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Idrossiapatite intrinsecamente magnetica

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Introduzione

L’invenzione riguarda un’idrossiapatite biomimetica drogata con ioni Fe2+/Fe3+ (FeHA) caratterizzata da un magnetismo intrinseco dovuto alla formazione di nano-domini magnetici all’interno del reticolo cristallino. L’FeHA può fungere da mezzo di trasporto e rilascio di sostanze biologiche o farmaci in nanomedicina, da mezzo di contrasto in diagnostica o come stimolo della rigenerazione ossea.

Caratteristiche Tecniche

L’invenzione riguarda un’idrossiapatite drogata con ioni Fe2+ e ioni Fe3+ che sostituiscono parzialmente gli ioni calcio nel reticolo cristallino. L’idrossiapatite è caratterizzata da un magnetismo intrinseco compreso tra 0,05 e 8 emu/g, misurato applicando un campo magnetico di 34 Oe, dovuto alla presenza di nano-domini magnetici all’interno del reticolo cristallino dell’HA. L’idrossiapatite intrinsecamente magnetica può essere caricata con sostanze biologiche scelte nel gruppo costituito da proteine, geni, cellule staminali, fattori di crescita, fattori di vascolarizzazione, principi attivi o farmaci ed impiegata, sotto il controllo di un campo magnetico esterno, come mezzo di trasporto e rilascio di sostanze biologiche o farmaci, come mezzo di contrasto in diagnostica oppure per lo stimolo della rigenerazione ossea.

Possibili Applicazioni

  • Medicina rigenerativa;
  • Nanomedicina;
  • Terapia cellulare;
  • Diagnostica;
  • Ipertermia in ambito tumorale;
  • Magnetizzazione di cellule e guida da remoto.

Vantaggi

  • Particelle biocompatibili e magnetiche quindi controllabili da remoto;
  • Bioriassorbibili, rilasciano ioni non tossici;
  • Biomimetiche dell’osso e capaci di stimolare i processi rigenerativi;
  • Possono legare biomolecole e farmaci;
  • Vengono internalizzate da cellule permettendo magnetic guiding.