Gene sintetico per la cura della glicogenosi di tipo III
Introduzione
Il brevetto riguarda una sequenza di DNA sintetico che, introdotto in cellule umane derivanti da pazienti affetti da Glicogenosi tipo III (GSDIII, una malattia genetica rara) attraverso metodi fisici (elettroporazione) o chimici, è in grado di esprimere la funzione mancante e cioè l’enzima deramificante il glicogeno (GDE) (Glycogen Debranching Enzyme) in forma attiva. L’enzima ricombinante GDE è stato anche prodotto e purificato in forma attiva da cellule di batterio ed è molto stabile.

Caratteristiche Tecniche
Ad oggi, non esistono terapie mirate per la maggior parte delle glicogenosi (GSD), un gruppo di malattie metaboliche rare dovute ad alterazioni di enzimi coinvolti nel metabolismo/degradazione del glicogeno, un polimero del glucosio. Per alcune malattie genetiche rare, inclusa la glicogenosi di tipo II, sono disponibili terapie enzimatiche di sostituzione (ERT) oppure, più di recente, terapie geniche mediate da vettori virali. Tuttavia, alcuni problemi associati a questi sistemi (scarsa sicurezza, costi elevati), stanno spingendo la terapia genica verso metodi non virali, che presentano vantaggi come: minore reazione immunitaria contro il prodotto genico introdotto, maggiore capacità di inserire geni grandi, costi ridotti e trattamenti ripetibili nel tempo. Questo brevetto ha dimostrato per la prima volta che un gene sintetico codificante la proteina umana GDE, inserito in un plasmide e veicolato tramite metodi chimici o fisici (es. elettroporazione, EP) in cellule derivanti da pazienti affetti da Glicogenosi di tipo 3 (GSDIII), è in grado di sostenere elevati livelli di espressione di GDE in una forma enzimaticamente attiva.
Possibili Applicazioni
- Terapia genica della glicogenosi di tipo III;
- Approccio terapeutico per altre forme di distrofie muscolari.
Vantaggi
- Terapia mirata e locale;
- Aumentata sicurezza;
- Costi ridotti;
- Minore immunogenicità;
- Trattamenti ripetibili nel tempo.