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Esculentina e suoi derivati per uso per il trattamento della fibrosi cistica

Agenti terapeuticiFibrosi cisticaPatologia polmonarePeptidi antimicrobiciPotenziatori canale CFTR

Introduzione

La presente invenzione prevede l’impiego di peptidi antimicrobici (AMP) sintetici derivanti dal peptide esculentina-1a da pelle di rana, per ripristinare la disregolazione della composizione di acqua e ioni del liquido che bagna l’epitelio respiratorio, dovuta a mutazioni del gene che codifica per il canale ionico selettivo per gli alogenuri, definito regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica (CFTR).

Caratteristiche Tecniche

Uso di AMP come modulatori del canale CFTR mutato in pazienti con fibrosi cistica (FC) e sviluppo di una formulazione comprendente tali AMP come principio attivo e adiuvanti e/o veicoli farmaceuticamente accettabili per il trattamento della patologia polmonare della FC. Una delle mutazioni più frequenti della malattia FC consiste nella perdita della fenilalanina 508 nella proteina canale CFTR che controlla il passaggio di ioni cloruro attraverso la membrana di epiteli secretori, tra cui quello delle vie aeree. Ciò provoca la formazione di una proteina mal ripiegata (rapidamente degradata) e con un difetto di apertura (gating). Viene inibita la secrezione di ioni cloruro provocando la formazione di uno strato di muco appiccicoso sull’epitelio respiratorio che favorisce lo sviluppo di un’infezione polmonare cronica con compromissione delle funzioni respiratorie. AMP derivati dall’esculentina-1a da pelle di rana mostrano la capacità di recuperare l’attività di CFTR con mutazioni di gating, presumibilmente aumentando la probabilità di apertura del canale in seguito ad una loro diretta interazione con CFTR. Non riguarda direttamente il trattamento delle infezioni polmonari in tali pazienti. In merito al dosaggio per il trattamento della cheratite, ci sono dati in modelli animali che hanno dimostrato efficacia alla concentrazione 40 uM equivalente a circa 0.09 mg/mL.

Possibili Applicazioni

  • Trattamento della patologia polmonare della FC, con maggiori potenzialità di successo rispetto a farmaci già disponibili;
  • Debellamento infezioni batteriche polmonari, con ridotto rischio di indurre resistenza, contemporaneamente al recupero di attività della proteina CFTR mutata.

Vantaggi

  • Peptidi con la capacità di ripristinare l’attività di CFTR mutata, similmente all’attuale potenziatore Ivacaftor;
  • Peptidi aventi attività antimicrobica e immunomodulatoria;
  • Riduzione dei costi di produzione.