Derivati dell’imidazo[1,2-alpha]pyrazin-3(7H)-one
Introduzione
L’invenzione si riferisce ai derivati dell’imidazo[1,2-alpha]pyrazin-3(7H)-one che comprendono un eteroatomo e il loro impiego come reagenti per saggi di chemioluminescenza e/o bioluminescenza.

Caratteristiche Tecniche
La modifica strutturale proposta può essere incorporata (semplice variazione nella procedura di sintesi) nelle strutture conosciute e selezionate per essere i composti preferiti sia per la ricerca di base sia per la ricerca industriale. Questi risultati conferiscono alla celenterazina una migliore foto-emissione nel rosso in bioluminescenza, mantenendo la lipofilicità, la stabilità e le proprietà di legame enzimatico delle molecole originali. Tuttavia, l’efficienza e la sensibilità al Ca2+ dipendono dalle interazioni del particolare composto nella tasca di legame enzimatico e nell’ambiente coinvolto. Infatti, gli atomi di zolfo bivalente e di selenio sono i bioisosteri del gruppo metilenico. L’invenzione è una nuova entità fotochimica ottenuta mediante la modifica del metilene (-CH2-) nella posizione C-8 del nucleo di imidazo[1,2-alpha]pirazin-3(7H)-one, mentre gli altri sostituenti in posizione C-2, C-5 e C-6 sono conservati.
Possibili Applicazioni
- Ricerca di base e ricerca industriale;
- Modifiche strutturali personalizzabili;
- Nuovi reagenti luminescenti;
- Nuovi substrati per luciferasi;
- Kit ELISA luminescente.
Vantaggi
- Migliorie emissione nel rosso;
- Proprietà chimiche prevedibili;
- Saggi su cellule intatte;
- Saggi su organismi interi.