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CgA COME NUOVO MARKER E PROTETTORE NELLA CARDIOTOSSICITÀ

CardioprotezioneCromogranina ADoxorubicina

Introduzione

L’invenzione dimostra che, nei ratti e nei pazienti oncologici, le antracicline (come doxorubicina), chemioterapici cardiotossici, riducono i livelli plasmatici di cromogranina A (CgA), una proteina endogena cardioprotettiva e che la somministrazione di dosi fisiologiche di CgA esogena induce cardioprotezione nei ratti. Ciò suggerisce un ruolo cardioprotettivo, diagnostico/prognostico della CgA.

Caratteristiche Tecniche

I risultati dimostrano che la somministrazione sistemica di dosi fisiologiche di CgA esogena nei ratti previene la cardiotossicità indotta da antracicline, mitigando i danni sistemici, l’infiammazione miocardica, l’apoptosi, la fibrosi, lo stress ossidativo e il danno ischemico e attivando processi molecolari di sopravvivenza cardiomiocitaria. In modelli murini di melanoma, fibrosarcoma, linfoma e carcinoma polmonare, durante la sua azione cardioprotettiva, la CgA non interferisce con l’attività antitumorale delle antracicline. L’invenzione dimostra inoltre che la somministrazione di doxorubicina nei ratti e un regime chemioterapico, che include la doxorubicina, nei pazienti con linfoma e carcinoma mammario riduce i livelli circolanti di CgA, dunque viene meno un fattore cardioprotettivo. Questi risultati suggeriscono un ruolo di biomarker e di fattore cardioprotettivo della CgA nei regimi di chemiterapia con antracicline.

Possibili Applicazioni

  • La somministrazione di CgA, specie a pazienti con bassi livelli di CgA endogena, potrebbe prevenire la tossicità da antracicline senza inibire gli effetti antitumorali;
  • La CgA rappresenterebbe un marker diagnostico/prognostico per la cardiotossicità indotta dalle antracicline nei pazienti oncologici.

Vantaggi

  • La CgA protegge il cuore nel trattamento con doxorubicina a dosi fisiologiche;
  • La CgA include una proteina fisiologica;
  • La CgA non inibisce l’attività antitumorale della doxorubicina;
  • La CgA potrebbe essere applicata a pazienti con tumori non neuroendocrini sottoposti a trattamento con doxorubicina.