Bioraffineria autosostenibile per la conversione di biomasse
Introduzione
L’invenzione riguarda un nuovo schema di bioraffineria per la conversione di biomasse lignocellulosiche di seconda generazione (es. sfalci del verde pubblico, vinacce, cimali dei pioppi e arundo da terreni marginali) in prodotti di elevato valore aggiunto quali bioetanolo e biometanolo.

Caratteristiche Tecniche
Dopo pretrattamento, la biomassa è pirolizzata, gassificata oppure idrolizzata. La biomassa pirolizzata permette di produrre bio-olio e bio-char. La biomassa gassificata consente di ottenere energia termica e/o elettrica e biosyngas (una miscela di H2/CO). Il biosyngas può essere successivamente convertito in idrogeno mediante processi di purificazione/conversione, in energia mediante processi efficienti di combustione, in green diesel, monomeri e polimeri mediante processi di sintesi gas-to-liquid e in biometanolo mediante sintesi catalitica. Successivamente il biometanolo può essere convertito ad ulteriori prodotti mediante processi della chimica tradizionale. La biomassa idrolizzata permette l’estrazione dei polifenoli, la produzione di xilitolo mediante frazionamento e fermentazione della frazione zuccherina C5, la produzione di zuccheri C5/C6 e di lignina mediante processi di idrolisi; la lignina è convogliata ai processi di gassificazione combinata, gli zuccheri portano alla produzione di oligomeri e butene mediante processi di oligomerizzazione di bioetanolo mediante processi di fermentazione già in uso per le bioraffinerie di prima generazione e al biogas mediante la digestione anaerobica degli scarti. Il digestato è conferito alla linea di gassificazione combinata.
Possibili Applicazioni
- Produzione di bioenergia;
- Biochemicals;
- Smaltimento organico/lignocellulosico.
Vantaggi
- Autosostenibilità energetica e ambientale;
- Ottenimento di prodotti ad elevato valore aggiunto;
- Conversione totale della biomassa senza scarti di lavorazione;
- Possibilità di rinnovare siti industriali tradizionali attualmente; dismessi o in utilizzo parziale delle capacità produttive nominali.