‘BIOLAB PERFUSOR’ – Dispositivo medico di perfusione meccanica
Introduzione
BioLab Perfusor è un dispositivo medico che permette di mantenere in condizioni fisiologiche un organo in ambiente extracorporeo. Rispetto alla classica conservazione in ghiaccio, la perfusione dinamica consente la valutazione dell’idoneità funzionale del fegato e riduce i rischi dovuti al rigetto dell’organo post trapianto. Inoltre, permette la rigenerazione dell’organo danneggiato in ambiente controllato.

Caratteristiche Tecniche
La perfusione meccanica viene utilizzata per migliorare la qualità dei fegati donati, estendere la conservazione e consentire la valutazione prima del trapianto. La macchina include una pompa che gestisce la perfusione dell’organo, un’unità di riscaldamento che regola la temperatura e un ossigenatore. BioLab Perfusor sarà utilizzato presso l’ospedale del ricevente, sia per la perfusione ipotermica (fredda, con durata pari a ca. 12h) che per la perfusione e la valutazione normotermica (calda, con durata pari a ca. 24h) dei fegati donati. Inoltre, la macchina può essere utilizzata anche per la perfusione sotto normotermica o per una combinazione di perfusione fredda e calda grazie a un nuovo sistema di scambio termico. Per aumentare ulteriormente la disponibilità di fegati da donatori non idonei al trapianto sono necessarie nuove strategie che permettano di utilizzare organi. La perfusione normotermica (a lungo termine) potrebbe essere utilizzata in futuro come piattaforma dinamica per gli approcci di medicina rigenerativa, consentendo la riparazione e la rigenerazione dei fegati dei donatori malati. Il perfusore brevettato ha dimensioni contenute adatte anche al trasporto (100x50x50 cm), consente perfusione normotermica e ipotermica e il suo TRL è attualmente 4.
Possibili Applicazioni
- Trapianto di organi e loro recupero marginale;
- Perfusione sia ipotermica che normotermica;
- Conservazione del fegato;
- Valutazione condizioni organo.
Vantaggi
- Aumento organi disponibili per il trapianto grazie anche al recupero di organi danneggiati;
- Riduzione di tempo e costi del trapianto;
- Più tempo per abbinare più organi riceventi;
- Numerosi spunti per la ricerca medica;
- Riduzione tempi di attesa.