Biofactory per la produzione di antigeni per la diagnosi delle infezioni da coronavirus
Introduzione
Questo brevetto propone l’utilizzo del protozoo Leishmania, microorganismo che opportunamente ingegnerizzato permette la produzione di proteine di virus appartenenti alla famiglia dei Coronaviridae con un pattern di glicosilazione molto simile a quello naturale. Tali proteine possono essere poi utilizzate per lo sviluppo di test sierologici per la diagnosi delle infezioni sostenute da questi virus.

Caratteristiche Tecniche
Per la produzione su larga scala di test diagnostici efficaci è necessaria la sintesi di antigeni virali ricombinanti identici a quelli prodotti dai virus durante le infezioni. Ad oggi, i sistemi di espressione eucariotici proposti per la produzione di antigeni di coronavirus sono lieviti, cellule di insetto e cellule di mammifero. Lieviti e cellule di insetto determinano un pattern di glicosilazione non corretto e non possono quindi essere usati. La produzione in cellule di mammifero implica invece costi di produzione elevati. Il brevetto protegge un protozoo, Leishmania, manipolato e ingegnerizzato per la produzione di antigeni virali. L’invenzione presenta caratteristiche tali da superare i limiti dei sistemi tradizionali: può infatti essere facilmente scalabile e permette la produzione di proteine a costi contenuti assicurando inoltre un pattern di glicosilazione simile a quello dei mammiferi. Gli antigeni così ottenuti possono poi essere utilizzati in test diagnostici per la ricerca di anticorpi nel sangue.
Possibili Applicazioni
- Sviluppo di test per la diagnosi e per il monitoraggio delle infezioni sostenute da coronavirus;
- Produzione di proteine ricombinanti.
Vantaggi
- Organismo di facile manipolazione;
- Pattern di glicosilazione compatibile con quello umano;
- Costi di produzione contenuti;
- Scalabile per una produzione industriale.