Anticorpi antitumorali anti-CD20 in pianta
Introduzione
Il brevetto riguarda la produzione in pianta di un anticorpo monoclonale dotato di caratteristiche funzionali uniche ‘ingegnerizzato’ a partire dal RITUXIMAB, uno dei primi anticorpi monoclonali ad essere utilizzato con successo nella terapia del linfoma non-Hodgkin delle cellule B, nelle leucemie delle cellule B e in talune malattie autoimmuni.

Caratteristiche Tecniche
Il procedimento messo a punto consente di ottenere in serre controllate elevati livelli di anticorpi in tempi brevi (15 giorni per un ciclo completo di produzione). L’aspetto innovativo della ricerca riguarda la realizzazione di una nuova molecola complessa e con profilo di glicosilazione ottimizzato, definita ‘immuno-citochina’, ottenuta dalla fusione di due geni, uno codificante l’anticorpo anti-tumorale, l’altro una citochina umana, l’interleuchina 2 (IL-2). Oltre a riconoscere le cellule tumorali e mediarne l’eliminazione con la porzione anticorpale, l’immuno-citochina così come disegnata ha il vantaggio di veicolare la IL-2 proprio dove è più utile potenziare la risposta immunitaria per favorire la regressione del tumore. Uno degli aspetti più significativi di questa innovazione è che le piante “biofabbrica” consentono di produrre biofarmaci con rese soddisfacenti e a costi molto inferiori rispetto alle metodiche utilizzate tradizionalmente.
Possibili Applicazioni
- Reagenti per l’utilizzo in ricerca biomedica e diagnostica;
- tumori delle cellule B come linfoma non-Hodgkin, leucemia linfocitica acuta e cronica;
- malattie autoimmuni;
- malattia del trapianto contro l’ospite;
- malattie tumorali e non, causate da cellule esprimenti il CD20.
Vantaggi
- Produzione biofarmaci con rese soddisfacenti e costi molto inferiori;
- Particolare struttura degli anticorpi 2B8-Fc e 2B8-Fc-hIL2 per una facile manipolazione genetica;
- Indirizzare la citochina IL-2 dove è più utile potenziare la risposta immunitaria;
- Migliorata funzionalità biologica rispetto al RITUXIMAB.